Laura Aprile, pittrice di femminilità
Ritratti
Se fosse un tessuto sarebbe sicuramente un velluto pregiato, morbido e sinuoso.
Se fosse una stagione sarebbe l’estate, con i tramonti infuocati e il profumo del mare.
Se fosse materia sarebbe sicuramente lava.
Per nostra fortuna è una pittrice e il velluto, il fuoco e la materia li porta con sé nei suoi ritratti.
È Laura Aprile.
Dopo il giovane Dario Carratta continuiamo a parlare di arte!
“Ritrarre qualcuno è un desiderio di appartenenza verso l’altro” mi racconta “non può trattarsi di una scelta ma di un’inclinazione. Il ritratto varca la soglia della percezione, è una specie di transfert che nulla può avere a che fare con la semplice volontà di rappresentazione”.
Per Laura ritrarre qualcuno è un viaggio di ricerca, un’avventura psicologica che crea un forte legame, un feeling, un desiderio di entrare in sintonia con il lato più nascosto e quando ci riesce è sicura di aver ottenuto un grande successo. Farsi ritrarre è un atto di fiducia estrema, ci si consegna ad uno sconosciuto e gli si dice: “Eccomi, sono nudo!”.
Le sue donne sono meravigliosamente morbide, calde, sensuali. Laura Aprile riesce a cogliere e rappresentare quei rari momenti di intensa intimità femminile quando, lontani dagli occhi indiscreti di chiunque, ci guardiamo nella profondità della nostra anima davanti ad uno specchio, su un letto o su una poltrona. Ritrae anche uomini ma è nella donna che ritrova ogni volta una parte di se.
"Il ritratto varca la soglia della percezione: ritrarre è un'inclinazione!"
Laura Aprile
Laura Aprile: la donna dei ritratti
Ritratti femminili e sensuali
Tecnicamente il suo viaggio inizia con una foto: ama fotografare le persone che ritrae e lo fa con scrupolo e ricerca. Non le interessano le foto stereotipate: lei deve riuscire a cogliere l’anima della persona che ha davanti.
I suoi ritratti sono a grandezza naturale. “Le figure piccole mi spaventano” sostiene con fermezza Laura “in quelle grandi appago quel senso di eternità difficilmente rintracciabile a parole.”
Una volta finita, l’opera acquista una sua individualità e il distacco non è doloroso. E’ durante la lavorazione che l’ossessione è assolutamente al primo posto: per lei esistono solo il quadro e il tempo da dedicare alla sua realizzazione. Certo rivedere un suo dipinto a casa d’altri o dopo molto tempo è sempre emozionante. Ma si tratta di un atteggiamento distaccato, perché il quadro non le appartiene più, è già da un’altra parte.
Laura Aprile è bella come lo sono i suoi ritratti, è sensuale come le donne che immortala con tratto deciso e femminile, è morbida e preziosa come le stoffe che avvolgono le sue figure. Sogna di circondarsi il più possibile della bellezza ma la bellezza, quella vera, lei la regala a noi ogni giorno con la sua arte.
Brava Laura!
P.S. Vuoi un ritratto contattala attraverso il suo sito web
Gallery: Laura Aprile ritratti
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