SG83 borse Made in Italy
La pelletteria Made in Parma di Silvia Gatti
“La borsa è il nostro piccolo mondo, la nostra cassaforte segreta!” chi parla è Giovanna Furlanetto, CEO del celebre marchio Furla, che raccomanda di puntare sul Made in Italye sui mercati locali.
E noi (che ci crediamo) raccontiamo i meravigliosi distretti italiani e i designer che si distinguono.
Oggi sono a Parma, famosa negli anni ‘70 per il polo della pelletteria. Cinture, borse e soprattutto per il tradizionale stile selleria, lo stile di Hermes per intenderci, cucito a mano con il filo color corda, che ricorda le selle. Oggi le meravigliose piccole aziende e gli artigiani capaci, stanno piano piano sparendo. Ma grazie a qualche illustre realtà storica che resiste, alla passione e alla filosofia di alcuni giovani designer, c’è ancora speranza.
SG83 borse iconiche del saper fare parmigiano
Silvia Gatti è una di questi. Le sue borse SG83 dal design iconico e dai materiali preziosi sono un vero inno al Made in Italy e al saper fare parmigiano.
Silvia vuole far rivivere in chiave moderno il ben fatto Made in Parma. Vuole far rivivere il saper fare della sua città ri-creando il network di fornitori che sta sparendo.
“Vorrei far rivivere il Made in Parma, la meravigliosa pelletteria che tanto ha dato al Made in Italy!”
Silvia Gatti
SG83 borse Made in Italy
La pelletteria Made in Parma di Silvia Gatti
Nata a Parma nell’83, ha frequentato l’Istituto d’Arte, ora Liceo Artistico, nella celebre Pilotta, imponente palazzo simbolo del potere ducale dei Farnese, cento storico e civile della città di Parma, oggi Complesso Monumentale unico. Lei è cresciuta lì, tra pittura e scultura, creativa pura, attratta da mercatini vintage e dagli archivi storici del costume.
Dopo aver provato l’Accademia di Pittura a Brera, lascia tutto per lavorare con Franco Jacassi, uno dei primi e maggiori esponenti del vintage. In seguito, grazie ad un fidanzato che la voleva vicina, si candida a Reggio per seguire un corso del gruppo Maramotti. Lo vince e diventa progettista di moda. Da qui in poi segue la sua strada: stage da Max e Co., poi da Cocinelle, dove è rimasta per 6 anni, facendo pratica su tutta la filiera di produzione. Dopo Cocinelle, va a Carpi e poi Parma, per la pelle e le borse, lavorando con storici marchi come Biba, e accessori di lusso per bambini, e tante consulenze per ditte locali.
SG83 è il frutto di tanti anni di esperienza, lavoro e formazione continua
Nel 2014 va a Londra e dopo tre mesi inizia a lavorare in una start up di moda come designer product, ora celebre marchio dal cuore italiano. Lavorava tantissimo: in una start up tutti fanno tutto. Un’esperienza che le ha dato brio e spigliatezza, qualità necessarie se si vuole fare qualsiasi cosa.
Decide di tornare a Parma nel 2016 e di provare a fare il suo marchio: lo deposita, apre la partita IVA e inizia a creare la prima linea SG83. All’inizio vende ai mercatini, si alza alle 5 del mattino e si sposta a 60 km di distanza. Nasce così, con i ritagli di pelle, la sua prima borsa la BB Bag in onore di Brigitte Bardot. BB si vende bene e Silvia non si ferma più.
“Dopo 13 anni del settore, ho lavorato tanto,ed ho deciso di avere una linea tutta mia!”
Silvia Gatti
Oggi dopo, piccolo finanziamento in banca, la partecipazione a HOMI, Premiere Classe, White,Mipel ed Alta Roma, Silvia ha la stessa energia di sempre. Le sue borse sono raccontate e vendute in negozi ricercati e da celebri e-commerce come Design Italy, il famoso sito che vende e racconta in tutto il mondo il design italiano.
Il suo è uno stile elegantemente retrò, che trae ispirazione da mercatini e negozietti vintage. Ma non solo: cinema, musica e Pop Art lasciano una traccia indelebile nelle sue linee. La bellissima BB Bag, infatti, accomuna con stile ed eleganza la forma iconografica del Cubo di Rubik e la musica beat, la bellezza esplosiva di Brigitte Bardot e le fantasie geometriche e colorate di Piet Mondrian, la razionalità della Bauhaus e lo stile underground della Londra anni ’70.
Materiali e modelli della filiera Made in Parma
L’iconica BB non è sola: convive con la Jane (Birkin ovviamente), con Alain (Delon) il secchiello, e con una dozzina di modelli. Particolarità del brand è la possibilità di indossare le borse in diversi modi: a mano, a tracolla, a zaino.
I materiali sono del territorio: Silvia si fida solo delle persone che conosce da quando avevo vent’anni e lavorava da Cocinelle. La sua eticità sta nel pagare subito i suoi fornitori per aiutare il Made in Italy con un segno tangibile, morale. I suoi erano artigiani e Silvia sa bene cosa significa avere i contatti seri e il lavoro.
Nella nuova collezione ha inserito due materiali alternativi alla pelle bovina, già macellata per il consumo alimentare: la pietra e la carta lavabile riciclata.
Che dire a questa giovane donna e brillante designer?
Complimenti Silvia per quello che fai!!!
Potete trovare Silvia e le SG83 nel suo e-commerce e nel portale Design Italy. Che aspettate? C’è una BB pronta per voi…
Gallery: SG83 borse Made in Italy
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