Jokfil biciclette di design
Fatte a mano in edizione limitata
C’era una volta la bicicletta. Oggi esistono realtà meravigliose tra artigianalità e Hi-Tech: chiamarle biciclette sarebbe riduttivo.
Made in Italy dunque e tra barche e sedie parliamo di due ruote e raccontiamo la storia di Filippo Bertolazzi e delle sue Jokfil, biciclette speciali per veri amatori.
A Filippo le bici piacciono da tanto tempo, praticamente da sempre. Era l’inizio del 2016 a Soncino, un piccolo paese vicino a Cremona. Ha cominciato a disegnare il primo telaio e da lì non si è mai fermato: un anno di prototipi e poi la commercializzazione.
La sua idea è stata quella di costruire una bicicletta comoda, particolare, diversa ed esclusiva, con una storia ben precisa: per ogni modello, un numero di telaio e una produzione limitata.
Il nome Jokfil è ispirato al genio del male Joker personaggio geniale ed eclettico del fumetto.
Filippo è partito da solo ma fortunatamente durante il percorso ha incontrato validi collaboratori. Uno su tutti Luca Furlani che sicuramente è un pilastro di questa piccolissima realtà. Le sue competenze tecniche, la voglia di migliorare e di voler veder crescere il progetto Jokfil ha dato un contributo indispensabile al successo. L’ultimo arrivato nella squadra Jokfil è un altro Luca non so se si possa definire verniciatore o artista. Luca Stanga, un giovane ragazzo di Brescia, che con le sue aerografie e la dedizione al dettaglio completa le creazioni.
I clienti di Jokfil sono principalmente europei ma, piano piano, si stanno facendo conoscere anche oltreoceano. In genere sono persone a cui piacciono gli oggetti con una storia, che vogliono pedalare una bici da passeggio esclusiva dai dettagli eleganti e sportivi. Gente che la usa per andare in ufficio o a comprare il pane.
“Lo stile delle nostre biciclette è da amare o da odiare: chi pedala una Start&Stripes è uno che non ama le mezze misure.”
Filippo Bertolazzi
Jokfil biciclette di design
Chiamarle biciclette è riduttivo
Sono tre le linee in produzione.
La Start&Stripe: la massima espressione del progetto Jokfil, il fiore all’occhiello: una bicicletta comoda ed esclusiva, che trasforma l’eccezionalità in normalità. Elegante e focosa, è da usare, da ammirare e da amare. Recentemente è stato creato un modello ispirato alla Ferrari 250 SWB degli anni 60. Produzione limitatissima di 7 pezzi.
La Rampante: qui prende forma l’idea di divertimento. Eclettica e facilissima da usare, è una bicicletta capace di adattarsi a qualunque terreno e in grado di offrire il meglio in qualsiasi condizione. E’ semplice ma curata nei dettagli: le coperture, ad esempio, sono state scelte per assicurare un plus in termini di scorrevolezza. E’ la due ruote delle avventure e delle fughe a perdifiato… come un cavallo da corsa. Ovviamente Rampante!
Anche la Rampante ha una special edition in nero opaco, la versione liberamente reinterpretata da Luca Furlani è stata ribattezzata la Rampante LF. Una rivisitazione che mette in luce l’animo elegante (più che quello avventuroso) del modello in assoluto più eclettico della gamma Jokfil: un tocco prezioso come l’oro e misterioso come la notte. Questa serie era di 10 pezzi andati a ruba.
La Rough: leggerissima e maneggevole grazie al mix di alluminio e carbonio che le dona anche un feeling super-sportivo. La Rough è la seconda idea di Jokfil, sviluppata partendo da un concetto di essenzialità: una bicicletta da strada veloce, comoda e assolutamente easy. Il movimento pulito e scorrevole della cinghia valorizza il suo spirito da street bicycle, esaltato dal punto di vista estetico dalle ruote in carbonio a profilo alto e dal telaio in vernice trasparente. Le splendide imperfezioni dell’alluminio si armonizzano con le accuratissime saldature, restituendo un’immagine fedele del lavoro del telaista.
“La trasmissione a cinghia e non a catena le rende silenziose e fluide.”
Filippo Bertolazzi
I telai sono fatti in Italia sia in carbonio che in alluminio, verniciati e poi assemblati in showroom. Tutte la Jokfil hanno trasmissione a cinghia e non a catena, non hanno bisogno di lubrificante: sono silenziose, fluide, danno un senso di pulizia. Si può usare per andare in ufficio senza mettere la molletta al pantalone.
Come per le cinghie alcuni componenti top di gamma sul mercato come il sellino non sono italiani: le Jokifil mantengono una forte identità del Made in Italy tenendo alta la qualità delle finiture, dei dettagli e la cura del cliente.
Le Jokfil nascono per essere usate tutti i giorni senza passare inosservati, mantenendo una pedalata tradizionale (no elettrico) con il piacere della cinghia che le rende silenziose e fluide.
Usare il carbonio per dare leggerezza sulla Start&Stripes ha permesso di costruire un telaio unico nel suo genere: 183 pezzi + 9 versioni speciali sono i numeri della serie.
La parte “muscolosa” della Rampante realizzata in alluminio (presto in versione full carbon) ruote da 26” con 4 varianti tutte ben precise con una storia tutta da scoprire.
Mi piace Jokfil perché con poco puoi essere unico. Puoi farti notare con una Start&Stripes, puoi pedalare una Rampante passando inosservato ma ugualmente diverso, togliere la catena non avere il problema di lubrificarla, usare un oggetto che puoi tranquillamente mettere in salotto.
Una Jokfil non la cambi mai… e poi difficile vederne due nella stessa città!
Bravi ragazzi!
Potete contattare Filippo e le sue Jokfil attraverso il suo sito web.
Gallery: Jokfil biciclette di design
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