Bagella 1932 Abbigliamento Sartoriale

La rivalutazione dell’abbigliamento tradizionale sardo

Tutti conoscono la Sardegna.

Molti hanno visitato in Sardegna e chi è stato Sardegna lo sa: la Sardegna e i suoi profumi ti rimangono nel cuore e negli occhi.

Ma forse in pochi sanno che la Sardegna puoi anche indossarla e portarla via con te.

Dopo la cosmesi bio di HerbSardinia parliamo di velluto, di abiti sartoriali, di orbace, un tessuto unicamente sardo, e di cuoio: in poche parole parliamo di Bagella 1932, un produttore di abbigliamento tradizionale sardo visto con l’occhio moderno e illuminato dei suoi fondatori.

La famiglia Bagella lavora nel commercio in Sardegna fin dal 1932 e la sua sede a Sassari è lo storico negozio aperto allora dal fondatore, Nino Bagella, e gestito oggi dalla terza generazione: Rinaldo e Michelina con la figlia Francesca.

Oggi Bagella 1932 è un marchio fondato sulla promozione e rivalutazione dell’abbigliamento tradizionale.

Ma come si è arrivati a questo?

“Volevamo portare l’abbigliamento tradizionale sardo fuori dal folklore restituendogli una connotazione stilistica e sartoriale.”

Rinaldo e Michelina Bagella

Bagella 1932

“Think globally and act locally” David Brower

L’ispirazione di creare un brand legato all’abbigliamento tradizionale nasce a metà degli anni ’80 negli Stati Uniti dove Rinaldo e la moglie Michelina, dopo circa tre anni di permanenza, decidono di rientrare nell’isola per innovare l’attività di famiglia.

La loro intuizione si rivela vincente: purtroppo abbiamo tutti assistito all’avanzata della grande distribuzione che ha implacabilmente fagocitato i “negozi di vicinato”.

Bagella 1932 dal sogno americano all’artigianalità italiana

Nel sogno americano di Rinaldo e Michelina l’obbiettivo era quello di creare una linea che offrisse una proposta dell’abbigliamento tradizionale fuori dal folklore e dagli stereotipi: accessori e modelli dovevano essere visibilmente ispirati alla tradizione ma nuovi nella concezione stilistica e nella loro contestualizzazione.

La creazione di un sito internet con un e-commerce, lo studio del packaging hanno portato alla creazione del primo Sardinian Concept-Store.

Oltre alla attività Bagella 1932 propone periodicamente nella splendida cornice degli arredi art déco della propria sede storica, anche una serie di eventi finalizzati a promuovere i vari aspetti culturali ed etnografici della tradizione isolana.

Quali sono gli abiti e gli accessori che Bagella 1932 propone alla sua clientela?

“L’Orbace è un tessuto di lana prodotto in Sardegna da tempo immemorabile, e sempre con gli stessi metodi rudimentali, dalle artigiane dell'isola.”

Treccani

Bagella 1932

“Think globally and act locally” David Brower

Bagella 1932

Valorizzare le eccellenze locali in opposizione all’omologazione delle multinazionali low cost

La confezione sartoriale dei capi Bagella 1932 è interamente realizzata in Sardegna dai migliori artigiani, così come per la produzione degli accessori, contribuendo eticamente alla valorizzare delle eccellenze locali, creando capi unici, personalizzati e “limited edition”.

I tessuti utilizzati sono il velluto e l’orbace, il lino e il cotone tessuti al telaio. Le tinture sono molto spesso quelle naturali ottenute dalle piante.

Il velluto utilizzato da Bagella 1932 è prodotto appositamente dal famoso brand italiano Duca Visconti di Modrone con caratteristiche e grammatura specifiche solo per la Sardegna. La consistenza e il pelo rasato danno a questa tipologia di velluto un aspetto opaco più simile al fustagno, con caratteristiche di durevolezza e resistenza tipiche più di un tessuto concepito per un uso quotidiano e da lavoro, piuttosto che “di gala” così come invece abitualmente considerato.

Bagella 1932: l’orbace

L’orbace è un tessuto di lana ottenuto con un’antica lavorazione. Dal sardo orbaci (derivazione araba al-bazz, stoffa, tela). L’armatura è a tela e il colore, tipicamente scuro, è dato con la tintura. La particolarità dell’orbace, ottenuto selezionando i peli più lunghi durante la fase della cardatura, è quella di aver subito, dopo la tessitura, un processo di follatura che ne provoca l’infeltrimento, in modo da ottenere un panno robusto e impermeabile. Normalmente l’orbace è prodotto in colori scuri, perlopiù nero o grigio.

Interi villaggi della Sardegna erano dediti alla produzione di orbace il tessuto più usato per l’abito tradizionale maschile: i pantaloni, il copricapo (Sa Berritta) a forma di sacco, il corpetto e anche is ragas, il gonnellino.

Bagella 1932: I tessuti realizzati al telaio e le tinture con erbe tintorie

Molti dei tessuti utilizzati per inserti, applicazioni e rifiniture presenti nei capi Bagella sono realizzati in Sardegna dove è ancora presente una grande tradizione di tessitura artigianale che utilizza differenti tecniche di lavorazione e tipologie di telai.

La colorazione di alcuni dei tessuti utilizzati nella produzione Bagella 1932, come ad esempio l’orbace per la confezione di capospalla o la seta per gli accessori quali le sciarpe, è ottenuta mediante l’utilizzo delle erbe tintorie. Questo metodo di tintura, utilizzato anticamente per la colorazione di tappeti e costumi, è complicata e costosa ma garantisce nuances di colore non ottenibili con le tinture sintetiche.

L’utilizzo delle stoffe tradizionali, lo sviluppo ed aggiornamento degli antichi cartamodelli e le tinture naturali completano la filiera di produzione di Bagella 1932 valorizzando la mano d’opera locale e il rispetto dell’ambiente.

Che dire… Bravissimi!

Potete trovare Bagella 1932 a Sassari, Corso Vittorio Emanuele 20, nel sito nella pagina Facebook e nel profilo Instagram.

Gallery: Bagella 1932

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