Gianna Tedeschini: la regista del colore
Chiamarla tappezzeria è riduttivo
Il tappezziere del nuovo millennio non è un artigiano, è un artista.
Un mestiere antico come il mondo quello del tappezziere che oggi sempre più spesso lavora a fianco di architetti e designer per progetti di arredo di abitazioni, di hotel, show room e musei.
Dopo l’articolo dedicato alle scarpe su misura di Le Mastro, le due calzolaie-designer di nuova generazione, oggi raccontiamo la storia di una donna-tappezziere che ha trasformato la sua passione in arte: Gianna Tedeschini.
Sin da bambina Gianna Tedeschini, nel suo paesino Ville di Castel Sant’Angelo in Lazio, è attratta da tutto ciò che si costruisce, dal calcestruzzo alle armature di legno per le colate di cemento. A 14 anni torna da una gita a Roma con tantissimi ritagli di tessuto e fodera la sua prima seggiolina.
Dopo la scuola d’arte con indirizzo tessile e il matrimonio si trasferisce in campagna. Nel vicino paese di antrodoco Gianna Tedeschini inizia con la vendita della carta da parati di Valentino, una delle poche concessioni rilasciate in un centro piccolo come il suo. Le clienti le chiedono aiuto per coordinare i tessuti della casa e suo marito, circa 30 anni fa, le regala un tintometro, una macchina per poter creare tantissime tonalità di colore. Gianna Tedeschini inizia a entrare nelle case della gente con il colore. In seguito apre un’attività solo sua di tendaggi e carta da parati e disegna anche piccoli mobili utilizzando materiali di riciclo.
Il terremoto è un punto di rottura: entrano i figli in azienda e dalla terra che trema, la sua terra, con la forza che gli è propria, si concentra non su ciò che ha perso ma su ciò che può dar luce per salvare il lavoro ai figli.
Ora Gianna Tedeschini, dalla sua campagna, lavora tra Roma, Forte dei Marmi, Milano e Venezia.
“Il lento cammino di un artigiano è oltrepassare i confini del possibile, il valore di un artista è approdare dentro la materia, trasformarla e poi ridarle ancora al mondo!”
Gianna Tedeschini
Gianna Tedeschini: la regista del colore
L’arte di saper far tappezzeria
Gianna Tedeschini è sorriso, energia e forza che trapela.
Conosce i materiali come un muratore o un ingegnere, la flessione delle colonne, la bio edilizia e tutto ciò che può servirle per il suo lavoro.
Compra i mobili usati, li acquista e li fa rinascere con i tessuti: i clienti la chiamano e le chiedono consigli su cosa fare o non fare con i mobili vecchi. Lei, nel rispetto tutto italiano delle trazione, cerca di integrare la storia della famiglia in chiave contemporanea con colori e finiture diverse.
Il suo mondo è colore, la sua passione sono la trama e la struttura del tessuto, il suo lavoro è entrare nel cuore di chi commissiona un lavoro e dentro la sua casa.
Gianna Tedeschini asseconda il suo istinto e come una registra orchestra i colori e i materiali di pareti, luci, tendaggi, lumi e tappezzeria.
I tessuti sono prevalentemente italiani: sete, chiffon, lino e velluto.
Per la realizzazione Gianna si serve di artigiani locali. Per le lampade in particolare è supportata da un bravissimo strutturista che costruisce l’armatura in maniera perfetta: lei disegna e lui realizza!
Se il lento cammino di un artigiano è oltrepassare i confini del possibile, il valore di Gianna Tedeschini è di approdare dentro la materia delle cose e di trasformarla regalandola ancora al mondo!
Brava Gianna!
P.S. Potete trovare Gianna Tedeschini nel suo showroom di Piazza del Popolo 2 ad Antrodoco
o presso lo Studio di Progettazione Hopla a Roma in Via Angelo Brofferio, 5 o chiamarla al suo cellulare 3492502982. Seguite le sue evoluzioni su Facebook e sul profilo Instagram.
Gallery: Gianna Tedeschini e l'arte della tappezzeria italiana
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