Tappeti Sardi: la scuola di Mariantonia Urru

Il design per raccontare la Sardegna

Il design tessile è uno degli elementi più importanti nell’arredamento della casa. Ne abbiamo parlato nell’articolo arredare con stile. Ma non è solo arredamento. Il design tessile può essere un elemento di makerting che innesca cambiamenti positivi in processi e culture millenari.

Dopo lo splendido lavoro di Caterina Quartana torniamo in Sardegna, terra del matriarcato clandestino dipinto da Giuseppe Dessi, e parliamo di tappeti con una donna straordinaria, Mariantonia Urru. Molte imprese in Sardegna sono nate dall’intraprendenza delle donne. Negli anni ’80 in ogni famiglia c’era almeno una partita iva e due diverse attività, una agricola, seguita dagli uomini, e una tessile portata avanti dalle donne.

La contaminazione come strumento di divulgazione: i tappeti sardi di Samugheo

Siamo a Samugheo, paese di quasi 3.400 anime in provincia di Oristano, culla di una tradizione tessile antichissima, trasmessa di generazione in generazione nel corso dei secoli. Oggi è un vero distretto, con ben 20 laboratori industriali e un centro culturale. Qui ha sede il Murats, Museo Unico Regionale Arte Tessile Sarda e ogni anno ospita Tessingiu, mostra dell’artigianato Sardo, che ha raggiunto la 50^ edizione.

Mariantonia Urru è un’imprenditrice, madre di quattro figli e una donna lungimirante. Nel 1981, quando il più piccolo aveva 6 anni, ha gettato le basi di un’azienda tessile capace di oltrepassare il mare e cavalcare i cambiamenti epocali dei nostri giorni. Oggi Mariantonia, attraverso la sua arte, racconta la Sardegna al mondo, conciliando antiche tradizioni con il più internazionale dei design.

“L’artigianato non è da intendersi come folklore fuori dal tempo e dallo spazio. L’artigianato può essere futuro!”

Mariantonia Urru

Tappeti Sardi: la scuola di Mariantonia Urru

Il design per raccontare la Sardegna

Mariantonia Urru insieme ai figli, Gian Bachisio, Antonello, Giuseppe e Graziano (3 sono ingegneri) ha trasformato l’attività di famiglia in un laboratorio moderno, in un’azienda che riesce interpretare i cambiamenti repentini del mercato e investire in nuove tecnologie.

Secondo Mariantonia Urru l’artigianato deve essere aggiornato e deve utilizzare i mezzi che la tecnologia mette a disposizione. Combinare manualità, meccanica e informatica non toglie fascino al manufatto finale, anzi può arricchirlo.

I tappeti sardi, i designer e la nuova tecnologia

Oggi i tappeti sardi di Mariantonia Urru sono elaborati dai designer sul computer e questo permette di gestire disegni più complessi e sofisticati. Tra i 25 telai dell’azienda alcuni sono manuali, in altri i tessitori operano con pannelli touch screen, combinando diverse tecniche, diversi materiali e diversi livelli.

Per elaborare i tappetti Mariantonia Urru parte dal risultato che vuole ottenere e, ragionando a ritroso risale alla materia prima. In questo le tecniche e la tridimensionalità della tessitura sarda sono un elemento facilitatore. Le tecniche sarde, soprattutto il Pibiones, (ricciolo molto compatto, che ricorda un piccolo acino d’uva) hanno una tridimensionalità, che si esalta realizzando il manufatto su più livelli.

“Il tappeto è una scultura, che facciamo a quattro mani. Le nostre e quelle del designer.”

Mariantonia Murru

Tappeti Sardi: la scuola di Mariantonia Urru

Il design tessile per raccontare la Sardegna

I tappeti sardi di Marianatonia Urru sono pezzi unici realizzati con lana, cotone, lino e seta, qualche volta anche fili di metallo per progetti sperimentali. La scelta dei fornitori è un aspetto di fondamentale importanza, che Mariantonia esegue personalmente. Per la lana, che alimenta l’80% dalla produzione, Mariantonia e figli seguono tutta la filiera, a partire dalla raccolta negli ovili della Sardegna al lavaggio, la cardatura, la tintura e la filatura che viene affidate ai terzisti.

Quando i filati arrivano in azienda, lei e i figli, sperimentano abbinamenti e accostamenti tra materie e colori, per ottenere un filato con caratteristiche uniche.

Il tappeto sardo dei designer internazionali

Le collezioni nascono dalla richiesta specifica di un cliente. Poi vengono coinvolti i designer che fanno una vera e propria esperienza del territorio: soggiornano, respirano l’aria, mangiano il pane e bevono il vino di Samugheo, partecipano alle sagre e alle feste. Si ispirano alla natura e al paesaggio. Solo così possono trasmettere nelle loro opere la cultura della Sardegna.

Dopo il disegno si avvia la fase della progettazione e dell’industrializzazione, fino alla realizzazione del prototipo, il punto di incontro tra l’idea del designer e le soluzioni tecniche di Mariantonia Urru e figli.

È questa la vera fase di mediazione e di scambio culturale

In ogni tappetto è ricamato a mano in seta un codice con il nome del designer, dell’azienda, della tessitrice, della collezione e l’anno di produzione. Il codice e il manufatto sono fotografati e archiviati, per una tracciabilità completa. Ogni tappeto ha un certificato di autenticità che viene consegnato al cliente.

Un tappeto di cinque metri quadri ha bisogno di circa quindici giorni di lavorazione. A parità di dimensioni un tappeto industriale è realizzato in meno di un’ora. I tappeti di Mariantonia Urru non sono riproducibili industrialmente, non esistono macchine in grado di simulare le tecniche, i materiali, i colori di questa antica arte tessile.

Mariantonia Urru e figli sono tra i veri interpreti di una modernità e di una lungimiranza che la Sardegna porta avanti inesorabilmente e sotto traccia, come sempre accade nell’isola millenaria.

Sarà mia cura raccontarveli tutti!

Bravissimi…

Potete trovare Mariantonia Urru e figli nel loro sito web!

Gallery: Mariantonia Urru

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