Piermichele Rosa, il design italiano

La moda raccontata ai giovani da un influencer digitale

Il settore della moda Made in Italy in generale e il design italiano moda in particolare sono tra i comparti più forti e appetibili, soprattutto per i giovani.

Ma non solo. Appartengono alla grande categoria fashion nostrano una marie di mestieri e occupazioni come fotografi, truccatori, stylist, giornalisti e via dicendo.

Scegliere uno di questi mestieri è affascinante ma, come sempre, si guarda alla punta dell’icerberg senza capire la fatica e l’enorme lavoro che c’è dietro ad ogni immagine pubblicata, dietri a ogni servizio fotografico: un racconto estremamente dedicato di attenzioni e di tanto lavoro, di dettagli che non vengono mai rivelati.

Oggi abbiamo la fortuna di raccontare la storia di un designer italiano e influencer digitale (37.000 follower su Instagram in costante e inesauribile aumento) nato all’Aquila del 1977, Piermichele Rosa.

Piermichele Rosa studia prima a Pescara, poi all’Accademia di Costume e Moda e allo IED a Roma dove, per sua grandissima intuizione, impara le tecniche e gli applicativi grafici. Un tempo non era scontato usare il computer per disegnare. Sempre a Roma inizia a collaborare con Antonio Falanga e partecipa con lui a numerosi eventi tra i quali il prestigioso premio Margutta.

Curiosità, cultura, spettacolo, ricerca anche in ambiti che non sono propriamente quelli della moda ma che aprono la testa e ti rendono vincente.

Le scuole ti danno le basi per affrontare il modo della moda ma sta in ciascuno di noi la vera crescita.

“Essere designer oggi vuol dire vivere a 360 gradi: non solo progettare e disegnare collezioni, ma spaziare in architettura, interior design, cinema e teatro.”

Piermichele Rosa

Il design italiano di Piermichele Rosa

Cosa vuol dire fare moda in Italia

Mentre studiava Piermichele Rosa lavorava e faceva colloqui: la prima esperienza con il gruppo ITR dove entra come assistente per la seconda line della Balmain, e, per due stagioni per la prima linea e la seconda linea di Karl Lagerfeld. “Lui dava le sue direttive e noi sviluppavamo i primi bozzetti” mi racconta Piermichele Rosanegli incontri successivi ci diceva se avevamo interpretato correttamente le sue idee”.

Diventa capo design per Guy Laroche etichetta Silver, prêt-à-porter e casual per un target giovane e denim. Successivamente con Costume National dove si occupa di tutta la parte t-shirt per la prima linea uomo.

Per Piermichele Rosa sono gli anni più belli, quelli che porta nel cuore e che lo vedono impegnato anche nei costumi di The Art of Elysium per Marina Abramovic.

Ma al di là del lavoro per le collezioni ci sono tante altre sfaccettature che fanno il mestiere. Primo fra tutti avere un buon rapporto con tutte le figure della filiera. La struttura aziendale è fatta di diversi ambiti: la parte creativa dove parte la progettazione e l’idea, il cosiddetto ufficio stile, e l’ufficio prodotto, passaggio importantissimo dove vengono definiti tutti i dettagli del capo. È qui che si stabilisce come devono essere le impunture, il tipo di filo, il tessuto, il colore, la metallica di capo (argento, oro, canna di fucile), come deve essere la fodera da utilizzare (stampata, tinta unita).

Oggi purtroppo si assiste a un appiattimento dovuto alla globalizzazione: negli anni ’90 ogni maison raccontava la propria storia creando un proprio DNA e ognuno veniva riconosciuto per quello che faceva. Dolce e Gabbana raccontavano la tradizione italiana e siciliana del cinema neorealista attraverso il tubino in macramè, Givenchy parlava attraverso il tubino liscio dell’eleganza anni ‘60.

Erano visibilmente riconoscibili senza guardare l’etichetta. Oggi è cambiato tutto e sono pochissimi che hanno la forza di vivere ed emergere per un proprio riconosciuto DNA.

“Negli anni 90 ogni maison raccontava la propria storia creando un proprio DNA: ognuno veniva riconosciuto per quello che faceva.”

Piermichele Rosa

Il design italiano di Piermichele Rosa

Suggerimenti se vuoi studiare moda in Italia

Per Piermichele Rosa lavorare nella moda oggi significa nutrirsi di tutto, di qualsiasi prospettiva, guardare sempre le cose con curiosità e reinterpretarle, dare una nuova chiave di lettura con uno sguardo contemporaneo e moderno. Significa anche guardare gli altri per migliorarsi, intrufolarsi in altre cose. Significa essere umili, perché è l’umiltà che ti porta ad andare avanti: non bisogna essere altezzosi, ti puoi sgonfiare in un attimo.

Bisogna essere duttile, essere capace di lavorare anche con chi non ti piace, lavorare bene anche se lo stile del tuo boss non è il tuo e non rispecchia la tua personalità. Un bravo designer deve sapersi districare in modi diversi.

Un bravo designer deve avere coraggio: mai demordere e, se si ha un progetto nella testa e nel cuore, portarlo avanti finche non accade, e mai dispiacersi per le delusioni.

I fallimenti ti fanno crescere e da lì s’impara.

Il profilo Instagram di Piermichele Rosa è un ballo meraviglioso nel mondo degli anni che furono, scanditi dalle foto di personaggi iconici come Brigitte Bardot o Paul Newman, dai video strepitosi di Marcella Bella e Loradana Bertè, di un Italia (e di un mondo) di cui sentiamo un po’ la mancanza.

Il suo profilo ricalca pienamente lui, la sua innata eleganza e la sua grande curiosità: una curiosità che non ha paura di guardare gli altri e dagli altri prendere il bello, il bello da reinterpretare nelle sue creazioni e nei suoi sogni.

Il sogno di Piermichele Rosa è creare una linea piccola tutta sua, come una linea di t-shirt che possa raccontare una donna casual e sofisticata. Partire dalla t-shirt per poi lasciare nel mondo una traccia.

E noi non vediamo l’ora di indossarla.

Bravo Piermichele!

Potete trovare Piermichele Rosa sul suo profilo Instagram.

Gallery: Piermichele Rosa, il design italiano nella moda

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