Subiaco, una storia indissolubilmente legata alla carta

La rinascita del borgo parte dalla lavorazione artigianale

Siamo a Subiaco, un borgo che conserva intatta l’atmosfera medievale diventato famoso per la produzione della carta. Dal latino sub laqueum, “sotto i laghi”, Subiaco sorge sotto i Simbruina stagna, i tre laghi artificiali creati dal fiume Aniene. La storia della città è indissolubilmente legata alla carta. Subiaco, infatti, deve la sua fama internazionale e la sua rinascita alla produzione di questo nobile materiale e, conseguentemente, anche alla stampa.

Dopo l’articolo dedicato alla seta di Serica 1870, Borghi Magazine, la rivista dei Borghi Più Belli d’Italia, visita il bellissimo borgo di Subiaco.

Nata grazie a papa Sisto V nel 1587, la Cartiera di Subiaco, da piccolo opificio diventò ben presto una realtà industriale conosciuta in Italia e all’estero per la produzione di carta pregiata. La carta prodotta a Subiaco era, infatti, di grande qualità, contraddistinta da una particolare filigrana, che ne classificava la provenienza. Le filigrane della Carta di Subiaco si ritrovano in molti dei documenti ufficiali dello Stato del Vaticano e su stampe pregiatissime come quelle di Durer Noi.

Subiaco: la storia della carta

Tra il ‘700 e l’‘800 la Cartiera di Subiaco diventò un’eccellenza per l’innovazione e per la produzione della finissima carta. Durante il lungo pontificato di Pio IX la Cartiera fu oggetto di un grande ammodernamento con l’introduzione della prima macchina continua. Dopo la seconda guerra mondiale, grazie al facoltoso Crespi, la Cartiera ebbe in dote una seconda macchina continua e una nuova centrale elettrica. La fama e il credito di cui godeva nel mondo industriale, anche a livello internazionale, portarono nel 1968 un contratto di esclusiva con la 3M Italia s.p.a per la fabbricazione di una carta autocopiante, la “Action Paper”, destinata al mercato interno ed estero. Si passò così dalla produzione di carta pregiata a quella di carta chimica.

Purtroppo le difficoltà però non tardarono ad arrivare. Le complessità logistiche, come la lontananza dall’autostrada, e di gestione portarono a un calo nella produzione e nella vendita: una crisi irreversibile che culminerà, negli anni 2000, con la dismissione degli impianti di produzione e poi alla gara per la vendita degli immobili.

Gli abitanti di Subiaco non si sono arresi hanno aperto due centri con valenza culturale, turistica ed economica."

Subiaco

Subiaco, una storia indissolubilmente legata alla carta

La rinascita del borgo parte dalla lavorazione artigianale

Ma gli abitanti di Subiaco non si sono arresi e nonostante la Cartiera resti a oggi un monumento al saper fare italiano, hanno aperto due centri che hanno trasformato l’antico sapere in una moderna attività con valenza culturale, turistica ed economica.

Il Macs, Museo delle Attività Cartarie e della Stampa, e il Borgo dei Cartai. Entrambi in modi diversi raccontano la bellissima storia della carta e della stampa che ha scandito il passare degli anni di Subiaco.

Il MACS e Il Borgo dei Cartai

Grande lavoro è stato fatto dell’Associazione Culturale L’Elice che, non accettando la perdita della Cartiera e dell’immenso patrimonio che rappresentava, ha iniziato un incessante, amorevole e appassionato studio delle tecniche e della storia della loro industria, motore economico e organizzativo della città per 400 anni.

Il Borgo dei Cartai è un luogo del fare e del sapere, un museo immersivo che coniuga la fruizione museale con la produzione di manufatti in carta, ma è anche un Museo produttivo che assembla l’esperienza culturale con la partecipazione alle lavorazioni. All’interno del Borgo sono ricostruiti tutti i macchinari di una cartiera dell’800 perfettamente funzionanti con i quali si può produrre Carta alla Forma ed oggettistica in carta con tecniche artigianali.

"Il Museo è la parte che attiene alla memoria, è ciò che del passato consegniamo alle nuove generazioni ed è qui che tornano a vivere emozioni e sensazioni che credevamo inesistenti."

Marco Orlandi

Subiaco, una storia indissolubilmente legata alla carta

La rinascita del borgo ri-parte dalla lavorazione artigianale

Il Macs, Museo delle Attività Cartarie e della Stampa, collocato all’interno del Polo Museale della Rocca di Subiaco, è diviso in due sezioni: una è dedicata alla carta e racconta il legame indissolubile tra la città e la produzione in cartiera, l’altra invece racconta la stampa e il primato che la città detiene per il Primo Libro stampato in Italia.

E’ proprio nel Monastero di Santa Scolastica, sede di un antichissimo scriptorium e di una prestigiosa biblioteca, che due allievi del Gutenberg, Pannartz e Sweynheym, realizzarono nel 1465 il primo libro stampato in Italia, ossia le Opere del Lattanzio.

Che dire agli abitanti di Subiaco?

Abili e coraggiosi!

Potete guardare il MACS nel suo sito internet e Il Borgo dei Cartai qui.

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