Elena Berton, borse e couture Made in Italy
Eleganza e qualità: solo sofisticata eleganza italiana
Elena Berton la storia
Lei è Elena Berton, imprenditrice, designer, ricercatrice del vero Made in Italy, conoscitrice delle mille, antiche tecniche del nostro saper fare.
Un mondo d’impalpabile raffinatezza che abbraccia borse, couture e accessori. Un mondo non per tutti! Solo per chi comprende l’immenso valore della nostra cultura.
Elena Berton nasce per caso a Zurigo da mamma mantovana e papà veneto e inizia a conoscere il mondo fin dalla culla. A 18 anni frequenta a Londra l’Università di lingue e letterature straniere approfondendo, nello stesso tempo, le fasi delle produzioni italiane: come nascono gli oggetti, l’osservazione delle mani che li creano, la storia.
Finita l’università entra nel mondo moda come stylist e, insieme alle modelliste, si occupa di produzione e presentazione di alcune collezioni italiane. Poi con il marito austriaco si trasferisce in Germania, a Monaco, dove apre uno spazio per presentare le aziende italiane con le quali collabora.
Le mani invisibili dell’eccellenza italiana
Inizia a farsi un nome per competenza e capacità. Si appassiona alle borse intrecciate fino a che la sua curiosità la porta a scoprire, in Veneto, un convento di suore specializzate nell’antica arte dell’intreccio, che lavorano per Bottega Veneta. Elena, colpita dalla qualità della lavorazione, commissiona alla suore le sue prime, bellissime borse. Nel 2015 una publisher tedesca, riconosciuta la qualità delle sue collezioni e intuito il lavoro di ricerca che c’è dietro, le commissiona un libro sul Made in Italy.
Nasce “Le Mani Invisibili” un’edizione meravigliosa, particolareggiata, elegante e sofistica come lei, che racconta la storia delle produzioni di eccellenza del nord Italia. Le mani invisibili del Made in Italy! Un libro che tutti dovrebbero leggere e che io ho scoperto grazie a Gloria Trevisani di Crea Si.
“Il vero lusso è avere una borsa fatta per te, dalle sapienti mani italiane!”
Elena Berton
Elena Berton, borse e couture Made in Italy
Eleganza e qualità: solo sofisticata eleganza italiana
Dopo la pubblicazione del libro (2016) si dedica unicamente alla sua linea e ne segue le vari fasi di lavorazione. Nasce il total look con il suo nome, Elena Berton. Agli intrecci in pelle si accompagna l’utilizzo di seta e cachemire, per creare un prodotto di vera eccellenza italiana. Per far questo non risparmia né sui materiali né sulla lavorazione. Accanto al negozio di Monaco inaugura quello di Pietrasanta, creando partnership con altri negozi, senza partecipare alle fiere.
Non stiamo parlando di grandi numeri: massimo nove pezzi per serie. Elena Berton, infatti, torna al prezioso concetto del fatto per la persona, predilige il rapporto diretto con il cliente, conquistandone piano piano la fiducia. I suoi prodotti sono sensuali, hanno un’anima, morbidi al tatto regalano piacevoli sensazioni nonchè consapevolezza di qualità.
Il punto di partenza di Elena è la cultura. Lei si trova spesso a dover spiegare origine e qualità delle sue creazioni. Per comprare un qualcosa che non ha la firma devi saperne riconoscere il valore. Per questo i suoi prodotti sono per chi li comprende e li sa riconoscere. Purtroppo le persone sono abituate a comprare solo firme e non a controllare la qualità: hanno perso la percezione della vera eleganza.
La borse di Elena Berton
Per realizzare una delle sue borse sono necessari 160 metri di nastro di pelle e 16 ore di tessitura a mano. Il guscio intrecciato viene prima immerso nel pigmento naturale, asciugato, e solo dopo viene applicato un secondo strato di colore. Delle abili mani impiegano più di 5 giorni e 14 diversi passaggi manuali prima che una borsa venga completata.
Elena adora guardare l’intreccio delle fettucce di pelle, la costante ma equilibrata tensione tra quei nastri, l’elaborato punto di partenza, semplicemente perfetto. Ogni mano intreccia in modo diverso e ogni borsa a mano porta la firma invisibile dell’artigiano che l’ha creata.
Non sono borse costosissime, circa 800 euro. L’importante per Elena è dare la giusta ricompensa all’artigiano che la produce.
Sostenibilità della produzione, il “fatto bene” che dura una vita
Per un prodotto perfetto ci vogliono materiali buoni. Bisogna partire dalla base, ispirarsi ai periodi storici più stimolanti, visitare i musei. I grandi della moda sono persone di grande cultura. Per crescere bisogna seguire le orme dei vecchi maestri e saper trovare nuove strade.
A Monaco Elena Berton ha una clientela di professioniste che comprano consapevolmente le cose in cui investono e le portano con orgoglio.
“Il mio messaggio è: compra poco, compra bene e i tuoi capi dureranno una vita.”
Elena Berton
Elena Berton, borse e couture Made in Italy
Eleganza e qualità: solo sofisticata eleganza italiana
La battaglia di Elena Berton per la qualità
Made in Italy vuole dire fatto a mano da piccole e medie imprese, altamente specializzate in un prodotto o in una parte di prodotto. Prima della crisi in ogni garage c’erano piccoli gruppi che lavoravano per gli imprenditori del posto, concentrati e motivati nel produrre qualcosa di speciale, migliore della concorrenza. C’era un coinvolgimento emotivo. Negli anni ’80 Elena Berton lavorava così. L’ azienda era come una seconda famiglia e si produceva per il bene di tutti. Se si aveva successo, tutti erano premiati!
Il valore del Made in Italy
Con il marketing la moda è diventata uno strumento per raggiungere un’effimera felicità, con l’illusione di cambiare “in meglio”. Si vendeva la Campbell sullo yacht e per avere un pezzettino di quella vita, che non appartiene a nessuno, né come tenore né come fisicità, si era disposti a pagare per prodotti industriali cifre esorbitanti. Si è dato spazio al mondo dorato e nessuno spazio al mondo del fare, al processo costruttivo del prodotto. Compro una borsa da 5000 euro perché, rappresenta un’idea di fashion e di stile imposto da chi la vende.
Stiamo riflettendo su quello che facciamo perché il Made in Italy sta scomparendo. Dietro la chiusura delle aziende oltre allla crisi economica ci sono tutta una serie di aspetti etici e morali. “Se uno guadagna di più può mandare i figlie a studiare, può elevarsi socialmente.” Così ci hanno fatto credere. Il lavoro manuale è sempre stato considerato un lavoro non gratificante. La mancanza di un giusto riconoscimento ha portato il lavoro manuale a essere considerato un mestiere da abbandonare.
Ma forse, per fortuna, qualcosa sta cambiando
Non dobbiamo perdere le lavorazioni di eccellenza. Non dobbiamo perdere la nostra identità. Dobbiamo scuoterci dall’appiattimento sociale e culturale dovuto alla globalizzazione, dove l’individualità viene tolta per poterla controllare più facilmente. Anche in Germania, Francia e Austria hanno chiuso le piccole aziende produttrici di eccellenza, ad esempio molte delle aziende che lavoravano per Hermes non esistono più. È un momento in cui tutto cambia e forse niente sarà più come prima. Ecco perchè anche le istituzioni dovrebbero aiutare in quest’opera di sensibilizzazione per una scelta consapevole.
Elena Berton parla alla sua clientela, racconta cosa vuol dire FARE sia nel rispetto delle persone che lavorano sia nei confronti del pianeta. Ad esempio utilizzare la concia al cromo rispetto a quella naturale, implica una spesa minore ma a quale costo per l’ambiente? I fiumi della Turchia sono pieni di cromo eppure molti dei nostri grandi stilisti conciano lì le pelli. Tutto questo merita un serio lavoro di riflessione.
Come dicevano le nonne: “Compra un buon tessuto per fare un buon cappotto che dura”.
Che dire a Elena Berton?
Grande! Tutti noi dovremmo riflettere
Potete trovare Elena Berton in Germania in Olgastraße 17, 80636 Munich. In italia a Pietrasanta Via Barsanti 50/A, nel suo sito e nel suo bellissimo libro “Le Mani Invisibili”.
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