Elisabetta Bonuccelli e il design con la carta

L’origami diventa italiano

Il design con la carta vi sembra possibile? Ne parliamo con Elisabetta Bonuccelli fondatrice di Unokostudio e talentuosa designer proprio di questo nobile (e antico) materiale.

Dopo il design tessile di Caterina Quartana, a Milano, un’atelier espone meravigliosi lavori eseguiti con la carta.

In Giappone dalla notte dei tempi esiste un’arte, l’origami, con la quale si elaborano forme e oggetti, e che ha un ruolo fondamentale nella tradizione di quella nazione. La tecnica moderna dell’origami usa un’infinita varietà di modi per creare modelli anche estremamente complessi.

Elisabetta Bonuccelli e il design con la carta a Milano

Elisabetta Bonuccelli, torinese di nascita, marchigiana di adozione e residente a Milano dal 2004, non conosceva l’antica arte giapponese di piegare la carta. Né tantomeno è stata “folgorata sulla via di Damasco” da bambina: la vita le ha aperto inaspettatamente una porta e lei, con coraggio, è entrata. Diplomata come designer industriale, Elisabetta lavorava in una multinazionale quando, senza preavviso, viene messa in mobilità. Durante la ricerca di un altro lavoro, superata la sua antica paura di volare, viaggia in Giappone e qui incontra l’origami.

Tornata in Italia approfondisce le sue competenze e, dopo un corso con Luisa Canovi dello studio Origami Do, Elisabetta Bonuccelli decide di fare dell’origami una professione. Così, nel 2014 apre Unokostudio, il suo atelier a Milano.

“L’origami è un mezzo per raccontarmi senza usare la parola e la scrittura.”

Elisabetta Bonuccelli

Elisabetta Bonuccelli e il design con la carta

L’origami diventa italiano

Unokostudio, è uno spazio dove Elisabetta Bonuccelli piega, taglia, incolla la carta (e altro) per eventi, design, installazioni e allestimenti, scatti fotografici, packaging e comunicazione.

Lavora su commissione, in genere per aziende e agenzie di comunicazione.

Nella sua ricerca personale, invece, l’origami diventa per Elisabetta Bonuccelli un mezzo espressivo: scrivere non sulla carta ma con la carta, raccontandosi senza utilizzare la parola ma il susseguirsi delle pieghe, il loro affascinante combinarsi secondo schemi matematici.

Progettare origami significa infatti trovare il giusto bilanciamento tra astrazione e pragmatismo, tra la parte creativa e quella prettamente tecnica.

E a chi obietta che la carta non è un materiale durevole, Elisabetta Bonuccelli risponde che, se conservata correttamente, la carta è un materiale eterno. Basti pensare ai papiri egizi, ai manoscritti degli amanuensi, ai disegni di Leonardo, ai tanti preziosi testi che possiamo consultare ancora oggi nelle grandi biblioteche di tutto il mondo.

Le sue opere parlano da sole. Guardate le bellissime fotografie di Roberto Tavazzani.

Che dire, bravissima Elisabetta!

P.S. i suoi lavori si possono vedere nell’atelier di Milano o nel suo sito web e, dal 20 ottobre, presso lo Spazio Tadini di Milano nell’ambito della mostra collettiva “Origami tra Arte e Scienza”!

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Gallery: Elisabetta Bonuccelli e il design con la carta.

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